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Abbigliamento in fibra di canapa

L’industria tessile è la seconda più inquinante al mondo: per realizzare gli abiti che troviamo nelle catene “fast fashion” il consumo energetico e di risorse naturali è altissimo. Per cercare di combattere il concetto di moda usa e getta è necessario puntare sull’acquisto di capi sostenibili, realizzati con fibre naturali, di qualità e durevoli nel tempo. La pianta della canapa è stata riscoperta come un’alleata perfetta per la moda green. La fibra, estratta dalla cannabis sativa, era già utilizzata in passato per la realizzazione di tessuti e corde. Oggi l’industria tessile sostenibile la sceglie perché è una pianta che può essere coltivata e lavorata nel pieno rispetto della natura. Ma cosa rende la canapa così speciale, anche rispetto ad altre fibre naturali? Scopriamolo insieme.

La canapa: una pianta a basso impatto ambientale

La canapa è una pianta ecologica, sia per quanto riguarda la sua coltivazione sia per la sua lavorazione. Rispetto ad altre piante tessili, come ad esempio il cotone, richiede molta meno acqua e cresce molto bene anche in spazi ridotti. Non è quindi necessario un ampio appezzamento di terreno per coltivarla, perché possono essere piantate fino a 150 piante per metro quadro. Grazie alle sue proprietà antibatteriche, la canapa non ha bisogno di pesticidi né di particolari fertilizzanti chimici. La sua crescita spontanea è molto veloce: può raggiungere i 5 metri d’altezza in pochi mesi. Infine, non impoverisce il suolo ma arriva a restituire circa il 70% dei nutrienti che assorbe durante la crescita. Il terreno non è esausto, ma può essere riutilizzato per successive colture.

Dalla pianta al tessuto

L’utilizzo della fibra di canapa per la realizzazione di tessuti non è una scoperta recente, anzi! Sono stati ritrovati manufatti creati con questa fibra in tombe dell’anno 8.000 A.C. Nel settore tessile, la canapa è stata impiegata per la creazione di tele, corde, vele, sacchi e borse. A partire dagli anni ’80, la lavorazione della canapa si è affinata sempre di più e si riescono così a creare tessuti non solo resistenti, ma anche morbidi e piacevoli al tatto. Inoltre, l’abbigliamento e gli accessori in canapa possono essere costituiti al 100% da fibre di canapa, oppure da una miscela con altre fibre tessili, per ottenere un tessuto più o meno pesante a seconda delle esigenze.

Tessuti in fibra di canapa: caratteristiche, durata nel tempo e smaltimento

Le caratteristiche dei tessuti in fibra di canapa variano a seconda che si consideri un tessuto 100% canapa o uno realizzato con una miscelazione di fibre. In generale, possiamo dire che i tessuti di canapa sono:
  • antibatterici;
  • traspiranti;
  • termoregolatori.
Gli abiti e gli accessori in canapa hanno un ciclo di vita lungo 3 volte di più rispetto a quello di analoghi indumenti in cotone. La canapa è un tessuto molto forte, che resiste bene alla trazione e al passare del tempo. E cosa succede quando un vestito in canapa non trova più spazio nel nostro armadio? Molto probabilmente sarà ancora in buone condizioni e possiamo pensare di regalargli una seconda vita grazie al mercato del second hand. Se, invece, il tessuto è rovinato, verrà smaltito. La fibra di canapa è biodegradabile e compostabile, anche se talvolta la miscela con altre fibre o i processi di tintura potrebbero renderne più difficile il riciclo. Anche il processo di trasformazione della canapa in tessuti previene ogni forma di spreco: gli scarti di lavorazione sono perlopiù riutilizzati, in ambito tessile e non solo. Quasi nulla di questa preziosa pianta viene buttato.