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Disturbi del sonno e salute: quanto dormire bene contribuisce al benessere

Un buon sonno ristoratore è quanto di meglio ci possa essere per riequilibrare gli scompensi cellulari e smaltire le tossine che sono state accumulate durante il giorno. Non a caso la vita umana è intimamente legata al sonno: diversi studi scientifici hanno infatti appurato che non dormire per diversi giorni, o non dormire abbastanza, conduce molte malattie fisiche e mentali.

Quando dormiamo, la temperatura basale del nostro corpo si  abbassa, così come il metabolismo: questo significa che tutta l’energia accumulata durante la giornata viene immagazzinata al meglio e alcune sostanze, come ad esempio le proteine, vengono assimilate per nutrire i muscoli.

Le cellule, poi, comprese quelle dell’epidermide, vengono totalmente rigenerate. Il nostro benessere pertanto, dipende anche dalla qualità e dalla quantità del nostro sonno.

Ma quali sono i principali disturbi del sonno, e come si possono affrontare e risolvere? Esistono, inoltre, degli integratori o delle sostanze che possono favorire una buona dormita? Scopriamolo insieme.

Quali sono i principali disturbi del sonno e quali conseguenze comportano sull’organismo se non curati

I disturbi del sonno sono diversi, e nessuno da sottovalutare. Chiariamo innanzitutto che un breve periodo dovuto a stress o eventi particolari può condurre a irregolarità nell’attività del dormire e non deve destare preoccupazione.

Attraverso il cambiamento di alcune abitudini e l’utilizzo di specifici integratori il problema può essere risolto. Diverso è il discorso quando questi disturbi si presentano spesso e con costanza. In questi ultimi casi è necessario approfondire consultando un medico specialista, che saprà indirizzare verso una giusta e mirata terapia.

Vediamo comunque quali sono i principali disturbi che possono interrompere il fisiologico ritmo sonno-veglia.

Insonnia

Il disturbo più frequente è sicuramente quello dell’insonnia. Sembra essere molto diffuso in soggetti di età adulta, in particolare tra i 35 e i 44 anni.

Per insonnia non si deve intendere solo la difficoltà di addormentarsi, con la conseguenza di trascorrere l’intera notte in bianco, ma anche la difficoltà a dormire di continuo per tutta la notte. Soffre di insonnia, quindi, anche chi si sveglia durante la notte e non  si riaddormenta più, pur essendosi addormentato senza problemi. A parte le cause dovute allo stress (intenso lavoro, eccessiva stanchezza, preoccupazioni, etc.), tra ciò che determina l’insonnia vi possono essere anche cattive abitudini nello stile di vita (addormentarsi ad orari sempre diversi, vita sedentaria, età, patologie pregresse, cibi pesanti).

L’insonnia può comportare un aumento dei disturbi dell’umore durante il giorno, facile irritabilità, ma anche disturbi della memoria, oltre che stanchezza, ansia e sonnolenza diurna. È importante monitorare l’andamento del proprio sonno e, in caso di persistenti difficoltà, ci si potrà rivolgere ad un centro di medicina del sonno.

Russamenti ed apnee notturne

Molto diffuso è anche il disturbo del russamento (ne soffre un italiano su 4), che oltre ad interrompere il sonno dell’interessato disturba anche il sonno di chi gli sta accanto, per via del rumore. Talvolta il russamento può trasformarsi in una vera e propria patologia, chiamata Sindrome delle apnee ostruttive del sonno. Si tratta di vere e proprie piccole apnee che si verificano durante il sonno, provocando continui risvegli, e che possono risultare molto pericolose per la persona che le subisce, in quanto causano riduzione del livello di ossigeno nel sangue. Occorre non sottovalutare questo disturbo e trattarlo al meglio, per evitare che nel lungo periodo si sviluppino patologie gravi come ipertensione arteriosa e ictus cerebrali.

Bruxismo e Sindrome delle gambe senza riposo

Meno frequenti sono invece il bruxismo e la sindrome delle gambe senza riposo. Il primo disturbo consiste nell’involontario digrignare i denti durante il sonno. Ciò causa non solo un logorio dei denti, ma anche una tensione muscolare che può condurre a spossatezza e stanchezza durante il giorno. Il secondo disturbo invece ha a che fare con un’impossibilità a tenere le gambe ferme durante il riposo notturno, per reagire a fastidiosi formicolii o dolori. Entrambi questi disturbi si curano consultando uno specialista.

Le gocce Mani di Nordic Oil a base di CBD e melatonina, per aiutare il sonno

Per venire incontro a chi soffre di disturbi del sonno, in particolare a chi lamenta insonnia e difficoltà ad addormentarsi, il brand scandinavo Nordic Oil ha creato le gocce Mani a base di CBD e melatonina.

La parola “Mani” non indica che queste gocce vadano applicate sulle mani, ma rimanda al nome del dio norreno Mani. Quest’ultimo era colui che portava la luna in cielo, al fine di dare avvio alla notte.

Le gocce in questione sono infatti formulate con melatonina, un ormone che opera sul ciclo sonno-veglia, regolarizzandolo. In questo prodotto non si troveranno mai elementi chimici ma esclusivamente sostanze naturali. 

Alla melatonina (45 mg per 30 ml di prodotto, pari alla quantità di un flacone) si affianca anche il cannabidiolo CBD (75 mg per 30 ml di prodotto), lavorato in forma liposomiale per garantire un assorbimento più rapido ed effetti immediati. Ogni flacone è sufficiente per circa 60 applicazioni, ed assicura una ritrovata qualità del sonno e un riposo da re.

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