Semi di canapa: guida alla scelta e alle tipologie
La canapa è una pianta dalle origini antichissime, vietata verso la metà del secolo scorso, oggi è molto utilizzata in ambito farmacologico (leggi i motivi in questo articolo). Psichiatri e professori sottolineano in numerose ricerche scientifiche pubblicate, come questa pianta sia uno dei farmaci conosciuti meno tossici, efficace nel dolore neuropatico e spastico. Effetti significativi si hanno anche nel suo utilizzo contro i dolori tumorali e quelli legati alla sclerosi multipla.
Questa pianta non interferisce in alcun modo con gli altri farmaci che il paziente assume e può apportare molti benefici nel trattamento di diverse patologie. Gli effetti positivi della canapa sono stati confermati in diversi studi clinici e ci sono anche numerose testimonianze di come aiuti a superare la dipendenza dall’alcol o dalla droga poiché non porta ad una tale dipendenza. Grazie ai principi attivi e alle proprietà benefiche che ha sull’organismo, la canapa sta entrano a far parte, in versione sintetizzata, di molti farmaci che sono per ora solo in via sperimentale. Purtroppo non è ugualmente efficace come allo stato naturale.
Canapa fotoperiodica e autofiorente
Ci sono diverse tipologie di semi di canapa ma si possono suddividere in due grandi varietà: i semi fotoperiodici e i semi autofiorenti. La scelta dipende dai gusti del coltivatore e dalle esigenze, ma entrambe le varietà hanno bisogno di cure e attenzioni per quanto riguarda l’apporto di sostanze nutritive (integrando i giusti fertilizzanti), l’irrigazione (de seguire alle prime luci del mattino per far sì che la pianta ricevendo la luce usi l’acqua per avviare la fotosintesi, favorendo la crescita), il ricircolo dell’aria (come gli esseri umani, anche le piante necessitano di ossigeno per vivere e quindi occorre coltivarle in una zona ben ventilata), il controllo dei livelli di ph (ossia il potenziale di idrogeno, valore che influisce sulle radici della pianta in modo positivo).
Per migliaia di anni, la canapa fotoperiodica era l’unica pianta disponibile, e reagisce ai cambiamenti nelle ore di luce e di buio. Ovviamente il periodo di illuminazione varia molto in base al periodo dell’anno, ecco perché in base a quando viene piantata, la canapa fotoperiodica può avere diversi tempi di maturazione.
La canapa fotoperiodica può produrre ceppi più alti e rese maggiori. Ha un ciclo di maturazione abbastanza lungo ma può essere mantenuta in fase vegetativa (periodo in cui la pianta è grande e si prepara alla fioritura irrobustendo la struttura e le radici) fin quando sviluppa una struttura adatta a produrre cime corpose. I semi fotoperiodici producono ceppi che resistono meglio ad eventuali errori di coltivazione, per questo sono più indicati per coltivatori inesperti.
Il ritmo alla quale questo tipo di canapa cresce può essere controllato regolando la quantità di luce ricevuta. Interessante è anche la possibilità di clonazione, eseguita su una pianta dalle buone caratteristiche, che il coltivatore intende replicare. I semi di canapa autofiorenti invece sono più facili da coltivare, essi fioriscono autonomamente in un periodo che va dalle 2 alle 4 settimane, e questa fioritura estremamente veloce è dovuta alla composizione genetica.
La canapa autofiorente non deve la sua fioritura ai fotoperiodi (cambiamenti della luce dovuti all’alternarsi del giorno con la notte) ma avviene in maniera naturale, in un meccanismo in cui la pianta fiorisce quando è ha raggiunto il giusto livello di maturità. Questi semi si sviluppano in modo semplice e veloce e danno vita a piante di piccole dimensioni, coltivabili in spazi esterni o interni, il cui ciclo di vita particolarmente breve permette di evitare problemi come malattie e parassiti.
Fra i migliori semi autofiorenti ci sono: Blueberry Automatic, CBD Fix Auto, Critical Automatic, Amnesia Haze Automatic.
Varietà con alto contenuto di THC
Il THC è uno dei principi attivi della canapa fra i più conosciuti, ed è una sostanza psicotropa con proprietà antidolorifiche, dall’effetto euforizzante, antinausea, stimola l’appetito, abbassa la pressione endooculare ed abbassa l’aggressività. Grazie agli effetti benefici sull’organismo, la canapa con alto contenuto di THC è molto utilizzata come medicina alternativa, ma quali sono le varietà che ne contengono di più? Per stabilire se una varietà contenga molto THC, si indica questo valore con una percentuale del 17%, mentre quelle più potenti superano il 25%, con effetti che possono variare da persona a persona. Ecco le varietà di semi di cannabis più potenti:
- Bruce Banner #3, è una delle più potenti esistenti, con il 27% di THC. Il sapore è ricco e delizioso, e in base al consumatore essa può indurre un’alto livello di eccitazione oppure un profondo stato di rilassamento. E’ molto potente e sono i fumatori esperti non ne vengono sopraffatti;
- Royal Gorilla, con il 27% di THC, è una potentissima varietà che aiuta a rilassarsi e alleviare lo stress. E’ indicata per i consumatori terapeutici perché aiuta a gestire il dolore cronico e altri disturbi come l’insonnia. Ha un sapore che unisce note di terra con fragranze dolci;
- Banana è una varietà di canapa che come si intuisce dal nome, ha il caratteristico sapore di banana. La concentrazione di THc varia dal 23% al 30% ed ha effetti rilassanti a livello cerebrale e corporeo;
- King’s Banner può arrivare ad avere il 30% di THC, e come le altre è un incrocio di diverse varietà. Il rilassamento indotto da questo tipo di cannabis è così profondo che è in grado dimettere k.o. (in senso positivo) un individuo per un’intera giornata, oltre che scatenare un grande senso di fame. È perfetta nel trattamento di dolori cronici, alleviamento delle tensioni muscolari, problemi di sonno e molti altri disturbi;
- in ultimo, ma non per importanza, evidenziamo la Gorilla Glue #4, con livelli di THC che vanno dal 26% al 31%. Induce sonno e buonumore generale.
Varietà con alto contenuto di CBD
Il CBD è uno dei composti attivi della canapa dagli effetti terapeutici importanti e, a differenza del THC, offre solamente proprietà benefiche all’organismo senza “effetti indesiderati” a livello cerebrale. Per essere considerata ad alto contenuto di CBD, la varietà di canapa deve averne una percentuale non inferiore al 4%. Il CBD è in grado di contrastare alcuni effetti negativi del THC e di ridurne la durata, non presenta effetti collaterali, non da dipendenza e non causa astinenza. Ecco le 5 varietà con più alto contenuto:
- Candida, con un livello altissimo di CBD (20%);
- Sweet Pure CBD, ibrido dolcissimo che può avere percentuali dall’8% al 15%;
- Fast Eddy, dagli elevati livelli di CBD, pianta molto bassa che fiorisce velocemente;
- CBD Fix Auto, pianta non psicoattiva perché contiene un bassissima percentuale di THC, a fronte di un alto contenuto di CBD (7-15%);
- Dinamed CBD è una varietà che produce dal 10% al 14% di CBD, dai fiori con aroma di arancio. E’ una pianta molto alta, può infatti raggiungere i 3 metri.
Germinazione dei semi
Il metodo più semplice per far germinare un seme è direttamente dal substrato di coltura, in genere si tratta di terriccio organico. Il seme va posizionato a 0,5 cm di profondità e coperto bene. L’ambiente va costantemente monitorato perché la temperatura deve rimanere sempre intorno ai 20°, con un terreno umido ma non eccessivamente. Seguendo queste semplici regole il seme germoglierà in pochi giorni, per una maggiore efficacia si può mantenere la temperatura costante tramite una lampada. Uno sbaglio generalmente commesso è quello di nutrire il seme, che in realtà già dispone di tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno e che quindi per crescere necessita solo di acqua.
Come scegliere i migliori semi di canapa e dove acquistare
In commercio esistono migliaia di varietà di canapa ed ognuna ha delle caratteristiche specifiche e bisogna scegliere la più adatta alle proprie esigenze.
La differenza dipendono da 3 fattori principali:
- gli effetti (alcune piante donano un maggiore effetto calmante, altre sono particolarmente eccitanti),
- l’aroma che si diffonde nell’aria,
- il sapore percepito.
E’ possibile acquistare la canapa in uno dei tanti grow-shop, oppure acquistare i semi online scegliendo fra i tantissimi portali dedicati. Gli shop online dispongono di un’ampia vetrina dove si possono trovare i semi di canapa più ricercati e richiedere il supporto di un esperto per farsi consigliare la meglio. Infatti, soprattutto per i principianti, è difficile capire quale sia la varietà che risolva veramente i nostri problemi ma grazie ai tantissimi ibridi, il mercato offre un’ampia possibilità di scelta a prezzi imbattibili, da ricevere comodamente a casa.
Fra le varietà acquistabili online, ne elenchiamo alcune delle migliori, di marchi leader nel settore: Fastbuds (Gorilla Glue, Girl Scout Cookies, Cookies Auto, Orange Sherbet), DNA (Cannalope Haze, Holy grail kush), Humboldt (Amherst Sour Diesel, Blueberry Headband), Paradise Seeds (Delahaze, Blue Kush Berry, Durga Mata, Dutch Dragon), e moltissime altre.
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Laureata all’Accademia di Belle Arti di Brera, mi occupo di comunicazione visiva e digital marketing da oltre vent’anni. Segua progetti web personali e di clienti che operano in diversi campi. Per portare avanti una corretta informazione sulla cannabis e sui prodotti che ne derivano, ho creato “A tutta Canapa”, sito web di divulgazione con e-commerce che oggi è diventato anche luogo di scambio e confronto. Contattami
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